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Progettare in Biofilia

11 Gennaio 2023

Il termine “biofilia” letteralmente significa “passione per la vita”, in senso lato “amore per la vita”. 

Sempre più spesso si parla di biofilia abbinata alla progettazione, e ormai sono dimostrati gli effetti benefici che il contatto diretto con ambienti naturali ha sull’essere umano.

Il design biofilico non è altro che il modo per progettare ambienti artificiali utilizzando le informazioni che abbiamo sulla relazione tra Uomo e Natura. Questo non significa inserire piante e quadri di paesaggi naturali, ma rendere gli ambienti il più possibile simili a quelli naturali, preferendo materiali e colori naturali, favorendo i ritmi circadiani del nostro corpo, simulando la luce del giorno all’interno delle case, eliminando i fattori inquinanti come aria viziata, interferenze elettromagnetiche, dando priorità all’inserimento di elementi che riportano, o semplicemente ricordano, la natura. 

Angela Fimbianti Blog 02

L’approccio biofilico integra e arricchisce il percorso di interior design “tradizionale”, enfatizzando e portando attenzione alla salubrità degli ambienti interni, all’isolamento acustico, alla qualità della luce, dell’aria, alla scelta di materiali naturali, così da intervenire in modo più profondo sul benessere. 

Un ambiente valutato come biofilico è, in termini semplici, un ambiente con tanta luce, nei toni naturali, che possono essere i bianchi, grigi, beige delle pietre, i toni marroni del legno, i verdi delle piante, tutte le tonalità dell’azzurro. Si predilige il vuoto al pieno, la disposizione ordinata e funzionale degli elementi applicando strategie e accorgimenti atti a nascondere più che a rivelare. 

Se si parte da zero si potranno effettuare interventi, ovviamente, più incisivi di quanto possibile in una ristrutturazione o in un a fase di puro arredo. Nel caso di una ristrutturazione, o meglio ancora, di una nuova abitazione, andrà studiata in maniera approfondita l’ubicazione e la situazione intorno all’edificio, l’esposizione, i materiali e le tecniche utilizzati e verificare accuratamente l’entità dell’intervento per capire se ci sono già presenti aspetti di Biophilic Design e quali potenziali può avere l’intervento.

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I cardini sui quali si dovrebbe intervenire sono:

• Luce: siamo esseri diurni e la luce naturale ha un impatto positivo su di noi, e anche con la luce artificiale studiata attentamente, si possono ottenere ottimi risultati.

• Protezione e controllo: studiare una distribuzione che dia calma e serenità, che non ci dia la sensazione di essere esposti, sia per la posizione del letto, del tavolo o del divano stesso.

• Aria: anacronisticamente la qualità dell’aria sta peggiorando a mano a mano che le nostre case diventano sempre più coibentate; manca l’arieggio, il cambio d’aria, gli spifferi che scongiurano la presenza della muffa e, quindi, questo effetto va attentamente valutato e corretto.


Inoltre, si deve fare riferimento al collegamento con l’esterno, laddove ci fosse; chi può affacciarsi su un giardino, su un terrazzo o semplicemente su un balcone, può valorizzare questa particolarità della casa considerandola un’estensione vera e propria dell’interno; oramai i prodotti d’arredamento da esterno spesso sono difficilmente distinguibili da quelli da interno.
Questa tendenza  rispecchia il sempre più forte interesse per gli spazi al di fuori dalle nostre case.
Apprezziamo vivere all’aria aperta, in contatto con la Natura; le viste dall’interno verso l’esterno sono fondamentali e l’introduzione della luce naturale negli ambienti interni è stimolante per noi esseri umani, come anche vedere il trascorrere dei fenomeni meteorologici, il cambiare delle stagioni, il ciclo giorno-notte. Nessuno ci vieterà di creare la nostra piccola oasi di verde sul balcone di casa che possiamo contemplare anche dall’interno.

Anche il sapiente inserimento di piante e verde nell’ambiente interno ed esterno, contribuisce a riconnettere le persone con la Natura.

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Una nota che aggiungo nell’elenco delle caratteristiche dell’interior design biofilico, che esula da quello che troviamo nella letteratura, è che una disposizione che tiene in seria considerazione l’utilizzo pratico e la manutenzione di quello che viene proposto e, quindi, la funzionalità che semplifica la vita, diminuisce i livelli di stress e aumenta il benessere; tenendo conto del tempo che si risparmierà per la pulizia, chiunque la debba fare, con meno tempo, meno energie, meno costi.

Questi aspetti sono da sempre presenti nei miei progetti; mobili sospesi, librerie chiuse, ripostigli in tutti i piani della casa, fughe delle piastrelle solo se indispensabili, un posto per cucinare anche all’esterno, locali, di solito relegati e scomodi come lavanderie, studi, piccole palestre, inseriti dalla progettazione nella pianta della casa a pieno titolo facilmente accessibili e sfruttabili comodamente.

Angela

Fimbianti