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Autore: Angela Fimbianti

Noi progettiamo, non arrediamo

C’è una differenza sottile e sostanziale tra arredare un ambiente e progettarlo. Noi rispondiamo alle esigenze del cliente, tenendo conto delle sue abitudini e attitudini, ma soprattutto riusciamo a creare il giusto equilibrio tra spazio, estetica e funzionalità. Un vestito su misura che non parte dalla scelta di una cravatta, ma tiene conto innanzitutto dello stile di vita di chi lo deve indossare, delle preferenze personali, gusto e particolarità. È solo a quel punto che proponiamo lo stile e i colori del vestito e, ovviamente, come tocco finale non può mancare la scelta dei particolari, come i gemelli di una camicia. E la cravatta? Adesso sì che può essere considerato un elemento dove dar libero sfogo alla fantasia e unicità!

È d’obbligo a questo punto definire le fasi che fanno la differenza in un progetto finalizzato ad arredare un ambiente esclusivo, personalizzato, che tenga conto della personalità del cliente.

1. Ottimizzazione degli spazi
l’arredo su misura viene progettato, è il vestito della tua casa che nasce dalle esigenze e dai tuoi gusti. Gli elementi d’arredo si adatteranno alle strutture ottimizzando tutto lo spazio a disposizione, in altezza, negli angoli, dietro le porte, nei sottoscala, nascondendo ciò che non deve essere visto e
mettendo in evidenza ciò che conta. È importante valutare gli spazi, perché non sempre ciò che piace a prima vista è di possibile realizzazione. Amiamo definire tutto questo un viaggio aperto alle possibilità e a quanto può essere incredibile scoprire che c’è sempre una via d’uscita e l’impossibile a volte può diventare possibile.
Inoltre, progettare uno spazio su misura ha il vantaggio di tenere conto dello stile di vita. Amiamo la lettura e abbiamo una infinità di libri? Cosa c’è di meglio di una libreria con vetri dove la polvere rimarrà solo un ricordo, vogliamo che ogni angolo del pavimento della cucina sia facilmente raggiungibile per la pulizia? Prevediamo mobili sospesi. Siamo sommersi dai flaconi e flaconcini da bagno? Studiamo contenitori poco profondi per contenerli. E così via…

2. Qualità degli elementi d’arredo. Le collaborazioni che fanno la differenza
Abbiamo messo in evidenza quanto sia importante creare un ambiente su misura con elementi di arredo personalizzati. Un puzzle che prende forma pezzo dopo pezzo rendendo la tua casa il luogo ideale dove rilassarsi e assaporare il piacere dell’invito. I materiali, le finiture, i colori con le sue sfumature sono ciò che rendono realizzabile tutto questo, con la differenza che, invece di sceglierli nei negozi, laboratori o magazzini, dove le luci possono alterarne il risultato, ogni professionista, artigiano, verrà nella tua casa e posizionerà la campionatura nell’ambiente dove dovrà essere collocato. Nessuna sorpresa sul risultato!

3. Progettare un ambiente esclusivo non è solo arredarlo
Le collaborazioni sono il fulcro della riuscita di qualsiasi lavoro. Ogni professionista selezionato da noi, a cui abbiamo dato la massima fiducia, è una garanzia per un risultato che non lascia mai nulla alla casualità. Il cliente, in questo modo, si sente sempre al sicuro, supportato dal nostro staff e dagli artigiani con i quali comunicare direttamente. Non esiste un call center, ma una rete di professionisti che rispondono per competenze quando ne avete necessità. La facilità di comunicazione e un controllo più accurato del processo produttivo, garantiscono un risultato conforme alle aspettative e una migliore assistenza post-vendita. Chi produce è chi viene in cantiere, fa le misurazioni e trova assieme a noi l’espediente per nascondere il quadro elettrico o coprire i cavi del televisore.

Perché sceglierci?
Forse la domanda più appropriata sarebbe: perché non sceglierci?
Di una cosa siamo certi, che un vestito su misura non è per tutti, ma quando lo è da noi cade a pennello!

Angela Fimbianti

Il legno nell’arredamento della tua casa

I miei Clienti chiedono spesso un arredamento personalizzato, e la migliore risposta è quella di progettare la loro casa con mobili e arredi in legno.

Fra tutti i materiali utilizzati nella ristrutturazione e arredamento, il legno è quello che, universalmente, è riconosciuto come il vero protagonista, ecco perchè: 

  • grazie al suo immediato impatto estetico, crea un ambiente accogliente. Offre da subito calore e serenità, aggiungendo un tocco unico a ogni abitazione. E’ uno dei materiali naturali che accompagna l’uomo da millenni e ci porta a contatto con la natura, ai boschi e alle foreste, diventando di diritto l’immancabile presenza nei progetti in biofilia.
  • è duttile e modificabile a piacere; è in grado di vestire letteralmente gli ambienti di casa come un abito sartoriale, e garantire nuovi modi di vivere gli spazi, nuove declinazioni e nuove soluzioni.
  • le sue essenze sono tantissime. Ogni tipo di legno ha caratteristiche estetiche e funzionali diverse, e la scelta dipende dalle esigenze e dalle preferenze personali.
  • la sua “vena” conferisce un aspetto unico e caratteristico a ogni tronco. La vena può essere orizzontale, verticale od obliqua, a seconda dell’effetto estetico che si desidera raggiungere e alle particolari caratteristiche del legno stesso.
  • è possibile sceglierlo massiccio, tamburato, impiallacciato su mdf, su truciolare, in base alle esigenze di budget. Il legno massiccio è la soluzione più tradizionale, mentre quello impiallacciato su MDF, o truciolare, è una soluzione più utilizzata nell’arredamento attuale. 
  • offre molteplici soluzioni di finitura; può essere lasciato al naturale, oppure si può intervenire sulle tonalità optando per effetti più scuri o meno saturi. La vernicitura può essere di vario tipo: all’acqua è una soluzione eco-friendly e a basso impatto ambientale, la vernice acrilica, invece, offre una maggiore copertura e una finitura più uniforme e levigata, ma può essere meno resistente all’umidità e all’usura. La finitura del legno può essere anche di tipo materico, che consente di evidenziarne le venature e di creare una superficie tridimensionale e tattile.
  • si può disporre di campioni di colori e finiture diversi da portare in cantiere per verificarne la resa e l’abbinamento con altri materiali

Progettare in Biofilia

Il termine “biofilia” letteralmente significa “passione per la vita”, in senso lato “amore per la vita”. 

Sempre più spesso si parla di biofilia abbinata alla progettazione, e ormai sono dimostrati gli effetti benefici che il contatto diretto con ambienti naturali ha sull’essere umano.

Il design biofilico non è altro che il modo per progettare ambienti artificiali utilizzando le informazioni che abbiamo sulla relazione tra Uomo e Natura. Questo non significa inserire piante e quadri di paesaggi naturali, ma rendere gli ambienti il più possibile simili a quelli naturali, preferendo materiali e colori naturali, favorendo i ritmi circadiani del nostro corpo, simulando la luce del giorno all’interno delle case, eliminando i fattori inquinanti come aria viziata, interferenze elettromagnetiche, dando priorità all’inserimento di elementi che riportano, o semplicemente ricordano, la natura. 

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L’approccio biofilico integra e arricchisce il percorso di interior design “tradizionale”, enfatizzando e portando attenzione alla salubrità degli ambienti interni, all’isolamento acustico, alla qualità della luce, dell’aria, alla scelta di materiali naturali, così da intervenire in modo più profondo sul benessere. 

Un ambiente valutato come biofilico è, in termini semplici, un ambiente con tanta luce, nei toni naturali, che possono essere i bianchi, grigi, beige delle pietre, i toni marroni del legno, i verdi delle piante, tutte le tonalità dell’azzurro. Si predilige il vuoto al pieno, la disposizione ordinata e funzionale degli elementi applicando strategie e accorgimenti atti a nascondere più che a rivelare. 

Se si parte da zero si potranno effettuare interventi, ovviamente, più incisivi di quanto possibile in una ristrutturazione o in un a fase di puro arredo. Nel caso di una ristrutturazione, o meglio ancora, di una nuova abitazione, andrà studiata in maniera approfondita l’ubicazione e la situazione intorno all’edificio, l’esposizione, i materiali e le tecniche utilizzati e verificare accuratamente l’entità dell’intervento per capire se ci sono già presenti aspetti di Biophilic Design e quali potenziali può avere l’intervento.

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I cardini sui quali si dovrebbe intervenire sono:

• Luce: siamo esseri diurni e la luce naturale ha un impatto positivo su di noi, e anche con la luce artificiale studiata attentamente, si possono ottenere ottimi risultati.

• Protezione e controllo: studiare una distribuzione che dia calma e serenità, che non ci dia la sensazione di essere esposti, sia per la posizione del letto, del tavolo o del divano stesso.

• Aria: anacronisticamente la qualità dell’aria sta peggiorando a mano a mano che le nostre case diventano sempre più coibentate; manca l’arieggio, il cambio d’aria, gli spifferi che scongiurano la presenza della muffa e, quindi, questo effetto va attentamente valutato e corretto.


Inoltre, si deve fare riferimento al collegamento con l’esterno, laddove ci fosse; chi può affacciarsi su un giardino, su un terrazzo o semplicemente su un balcone, può valorizzare questa particolarità della casa considerandola un’estensione vera e propria dell’interno; oramai i prodotti d’arredamento da esterno spesso sono difficilmente distinguibili da quelli da interno.
Questa tendenza  rispecchia il sempre più forte interesse per gli spazi al di fuori dalle nostre case.
Apprezziamo vivere all’aria aperta, in contatto con la Natura; le viste dall’interno verso l’esterno sono fondamentali e l’introduzione della luce naturale negli ambienti interni è stimolante per noi esseri umani, come anche vedere il trascorrere dei fenomeni meteorologici, il cambiare delle stagioni, il ciclo giorno-notte. Nessuno ci vieterà di creare la nostra piccola oasi di verde sul balcone di casa che possiamo contemplare anche dall’interno.

Anche il sapiente inserimento di piante e verde nell’ambiente interno ed esterno, contribuisce a riconnettere le persone con la Natura.

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Una nota che aggiungo nell’elenco delle caratteristiche dell’interior design biofilico, che esula da quello che troviamo nella letteratura, è che una disposizione che tiene in seria considerazione l’utilizzo pratico e la manutenzione di quello che viene proposto e, quindi, la funzionalità che semplifica la vita, diminuisce i livelli di stress e aumenta il benessere; tenendo conto del tempo che si risparmierà per la pulizia, chiunque la debba fare, con meno tempo, meno energie, meno costi.

Questi aspetti sono da sempre presenti nei miei progetti; mobili sospesi, librerie chiuse, ripostigli in tutti i piani della casa, fughe delle piastrelle solo se indispensabili, un posto per cucinare anche all’esterno, locali, di solito relegati e scomodi come lavanderie, studi, piccole palestre, inseriti dalla progettazione nella pianta della casa a pieno titolo facilmente accessibili e sfruttabili comodamente.

Ristrutturare non è mai facile

Dall’esperienza maturata nel settore dell’arredamento, design ed edilizia mi sono convinta che per la riuscita di un buon lavoro di costruzione, ristrutturazione o rinnovamento, il professionista debba accompagnare il Cliente dal progetto alla realizzazione.

Il Cliente è l’unico a poter decidere quando si tratta di gestione, funzionalità e organizzazione degli ambienti, l’unico che conosce ‘il suo habitat’ e per questo, attraverso il Vero ascolto, il professionista traduce i suoi desideri e necessità in un progetto che è esteticamente valido, accogliente e corretto.
Si presentano fogli e fogli di idee, colori, materiali, suggestioni, e si ricreano momenti di vita facile e felice in un ambiente rinnovato o nuovo, completamente fruibile attraverso parole e immaginazione.
Io amo le espressioni dei miei Clienti di fronte ai primi render che presento loro: sono di gioia, ammirazione, desiderio di uscire dallo studio e andare direttamente in quel mondo lì, della casa trasformata, dove tutto è perfetto. Ma niente è perfetto, e non lo sono neanche le case, e, udite udite, tanto meno il processo per realizzarle.

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Ristrutturare, costruire e rinnovare, anche solo alcune stanze della casa, non è cosa da poco. Le competenze in gioco e le figure interessate sono molte, e nessuno, se coinvolto in prima persona, riesce a decidere e organizzare tutto nel migliore dei modi e con il massimo del risultato. I tempi sono lunghi, le informazioni innumerevoli, e, spesso, contraddittorie, gli interventi necessitano di decisioni oculate e tempestive.
Alla luce di questo mi chiedo: chi mai, da solo e spontaneamente, penserebbe di improvvisarsi esperto nell’assemblaggio di un’automobile? Immaginiamo di avere la carrozzeria, il motore, i vari impianti da collegare, imbottiti da rivestire, per non parlare delle regole per immatricolazioni, leggi per la messa in strada, per la sicurezza prima, dopo e durante la realizzazione. Immagino nessuno!


Succede poi, che solo se si parla di casa e se ne diventa proprietari, ci si trasforma in esperti per default, oppure, nel dubbio, ci si lascia consigliare dall’artigiano, professionista nel suo settore, il quale consiglia e propone in base al proprio ambito, tralasciando, perché non lo conosce, l’intervento degli altri.
Allora si hanno, alla fine, tubi che passano dove si volevano installare mobili sospesi, le prese che occupano spazio utile agli armadi, i quadri d’ispezione sempre in bella vista. Oppure, si cambia completamente lo spirito del progetto, semplicemente perché il falegname interpellato interpreta, a modo suo, un particolare costruttivo che era stato pensato in modo diverso, o perché l’imbianchino propone un colore particolare per il solo fatto che, a casa di un altro cliente, è piaciuto tanto, e mi fermo.

Per questo, la differenza la fa chi ha definito, visto e rivisto il progetto, ne conosce lo spirito, l’obiettivo finale da raggiungere, le priorità, le normative, le regole da rispettare e i limiti di riferimento, conosce la motivazione della scelta di determinati materiali, la collocazione precisa dei colori e sarà una presenza costante per risolvere gli inconvenienti e le sorprese che sicuramente si presenteranno.
Ecco perché ritengo indispensabile accompagnare il cliente con un supporto professionale, tecnico e pratico durante la realizzazione, solo con questo metodo di lavoro ho rivisto la stessa luce negli occhi dei clienti di quando hanno visto il progetto, tanto tempo prima.

Ascoltare il cliente è la chiave

Sono 35 anni che mi occupo di arredamento, design ed edilizia e mi sono resa conto che gli aspetti principali, per la riuscita di un buon progetto, siano l’ascolto del Cliente e la capacità di comprendere le sue esigenze

E’ il Cliente a decidere quando si tratta di gestione, funzionalità e organizzazione degli ambienti, che conosce il suo stile di vita e che può approfondire ogni aspetto della propria casa. L’unico che può tradurre in parole o suggestioni il risultato voluto, la sensazione che desidera ottenere nel vivere il proprio ambiente, nell’entrare nella sua casa.

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Ecco, mi piace pensare di poter essere il ponte tra quello che vuole e quello che si realizzerà, ascoltando e approfondendo la sua idea di casa, attraverso la mia esperienza e visione.

Il confronto continuo e attento, il verificare e approfondire insieme pensieri, intuizioni, punti di vista, tutto questo concorre a definire un modello sul quale lavorare da subito, con serenità e attenzione, valutando tutto quello che contribuisce alla progettazione definitiva.

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Si sviluppa un rapporto di partnership, nel quale si approfondiscono tutti i temi nodali e importanti; ragionando e valutando funzionalità di aree e arredi, estetica, spazi vuoti e pieni, colori, materiali, oggetti, idee che raccoglierò e riordinerò, perchè il mio scopo è quello di tradurre desideri e necessità in un progetto che sia esteticamente valido, accogliente e corretto.

Parleremo delle preferenze sui materiali: legno, marmo, pietra, piante, cosa utilizzeremo e quale sarà la risposta corretta alle esigenze della sua quotidianità.

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Vedremo di definire il mood abitativo, la suggestione che sta ricercando, il coinvolgimento che vuole ritrovare nella sua casa.
Più questa fase è accurata e ben studiata, più riesco a capire e produrre un progetto definito, a cui aggiungo quello che è uno strumento efficace, che non lascia spazio a dubbi o fraintendimenti: il render fotorealistico 3D. Proprio perchè la collaborazione sia più chiara possibile, fornisco ai miei Clienti un render accurato, con il quale verificare che tutto sia stato compreso e inserito,  e che offra la tranquillità che niente è lasciato all’approssimazione.

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Una riprova 3D del proprio futuro spazio abitativo è molto utile, anche per verificare budget e costi, e non avere sorprese o spese impreviste.

Stabilito e definito il progetto, non resta che passare all’allestimento del cantiere che è il punto di arrivo e di partenza per la realizzazione.

Angela Fimbianti

Grazie a un attento ascolto, e al render, come riferimento visivo, procederemo con sicurezza attraverso tutte le varie fasi, restando sempre in contatto diretto, in questo viaggio da compiere insieme, affinchè tutto proceda come stabilito.

Angela Fimbianti
Coordinare e seguire, con professionalità, le varie figure e la realizzazione stessa, salvaguardando tempi, focus e ideali di quello che abbiamo delineato e stabilito insieme, ancora nella prima fase, sarà il mio compito.

Questo per me è progettare partendo dall’ascolto, ponendo l’accento su esigenze  e desideri, su richieste, anche curiose, dalle quali sono scaturite soluzioni uniche e insolite, ma perfette per chi le ha volute e adottate, perchè chi deve vivere la propria casa siete voi, e voi soltanto.